SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE: “IL COTTOLENGO LA SCUOLA INCLUSIVA DEI BAMBINI”

Una riflessione dopo un anno di servizio..

Come volontaria del Servizio Civile presso la scuola Cottolengo ho prestato servizio in una realtà che si impegna ogni giorno ad includere e ad accogliere ogni bambino, rivolgendo un’attenzione particolare a quelli che si trovano in una situazione di maggiore fragilità.

Nel corso di questa esperienza ho conosciuto una realtà scolastica che non vede diversità, ma opportunità nelle differenze di ogni singolo.

Ogni alunno di questa scuola viene considerato in relazione alle caratteristiche uniche che possiede e che vengono valorizzate grazie ad azioni didattiche ed educative finalizzate a promuovere il benessere, l’inclusione e la crescita.

In particolare ho constatato l’impegno della scuola nel promuovere i valori del rispetto e dell’inclusione anche attraverso una progettazione funzionale dell’ambiente scolastico: l’inserimento nell’edificio di strumenti in grado di facilitare la comunicazione e l’orientamento dei bambini è solo uno dei tanti esempi che posso portare a sostegno di quanto ho scritto.

Ho appurato che questo istituto si impegna quotidianamente per fornire ai propri allievi gli strumenti migliori per imparare e crescere e ciò avviene in un contesto progettato appositamente sulle necessità presenti, avendo sempre cura di agire nell’interesse di ogni studente.

La scuola del Cottolengo mostra che non sono i bambini a doversi adattare alla scuola, ma è la scuola che deve adattarsi ad ogni alunno e per questo, parafrasando Maria Montessori, la definirei “la scuola inclusiva dei bambini,” perché sono loro i protagonisti di questa realtà.

Infatti il contesto scolastico cottolenghino ascolta e guida con cura ogni allievo riconoscendo ad ognuno il suo potenziale: ogni bambino viene considerato una risorsa preziosa, a prescindere dalla presenza di disabilità fisiche e/o cognitive o di problematiche socio-culturali e ciò è essenziale per costruire una scuola inclusiva e accogliente, come considero l’ente in cui ho prestato servizio.

Concludendo con una riflessione, per me è questa la realtà della scuola del Cottolengo: è scuola che educa, ma soprattutto casa che accoglie senza condizioni.

Ragazzi, grazie a voi per lo splendido lavoro svolto!